20 aprile 2009

Due cards veloci

Domani è il compleanno della mia mamma e quindi festeggeremo con una bella torta fatta in casa, semplice, senza crema però metteremo su le candeline.

Ieri quindi di fretta e all'ultimo momento (come sempre ... ahimè!) ho fatto il bigliettino che accompagna il regalo.
L'idea non è originale veramente, ho visto su una rivista un biglietto per un battesimo realizzato così, con le mollettine tipo stendino e quindi l'ho adattata alle mie esigenze, sostituendo i vestitini per bimbi, con dei timbrini a tema compleanno.





L'altro biglietto è per una laurea.
Non avevo idee specifiche in proposito però ho visto su una rivista una sorta di tutorial sulla realizzazione del fiore tridimensionale e quindi l'ho provata.

Purtroppo la foto non rende l'idea dei bordi tamponati con l'inchiostro in modo da dare spessore. Nè che sono tre strati di petali ... vabbè! dovrete crederci sulla parola! :-)

Spero che piacciano alle destinatarie. alla mia mamma ne sono sicura ... ;-)


A presto.


16 aprile 2009

La Pastiera

Venerdì scorso, mentre aspettavo che il raccordo si sbloccasse in pò così da poter partire, girovagavo per blogs e siti di cucina. Cercavo infatti spunti per il pranzo di Pasqua, che poi vi racconterò in un altro post.

Ovviamente la pastiera era tra i dolci pasquali più citati :-) Devo essere sincera: ho letto procedimenti un pò ... "strani" che mi hanno lasciato un pò senza parole.

La pastiera a Napoli è oggetto di discussioni prima e durante Pasqua. Ogni famiglia ha la sua ricetta personale, quella che faccio io e che era quella di mia nonna non è la stessa che fa mia suocera, la cui pastiera è ovviamente più apprezzata dalla mia dolce metà :-)
E si discute: "quella dello scorso anno era più buona!" oppure: "quella della signora del piano di sopra non ha niente a che vedere con la nostra" Perchè ovviamente solo la propria pastiera è quella buona! :-)

L'elemento comune comunque è che richiede tempo: la ricotta, le uova, i sapori devono essere lavorati e amalgamati. E più tempo la pastiera riposa prima di mangiarla e più è buona.


Ora è comprensibile che quando leggo che la ricotta va sbattuta insieme alle uova come se fosse una frittata, la mia anima napoletana si ribelli! :-)
E allora, visto che anche qualche amica mi ha chiesto la ricetta ho deciso di pubblicarla qui. Non darò quella della mia nonna ovviamente proprio per quanto ho scritto sopra, ma citerò quella riportata nel libro di Cucina Napoletana di Jean Caròla Francesconi. Libro che tra noi di famiglia e amici chiamiamo "la Bibbia" :-)

Per la pasta:
400 gr. farina - 200 gr strutto - 200 gr zucchero - 4 tuorli

Per il grano:
Vi riporto il procedimento, ma fortunatamente il grano si trova già bello e pronto al supermercato e che potrete utilizzare senza alcun problema
200 gr. grano bagnato - 3 dl e 1/2 di latte - buccia di 1/2 arancia fresca - 1 noce di strutto - i cucchiaino da thè di zucchero - 1 bustina vainiglia

Per il ripeno:
240 gr. di ricotta - 170 gr. zucchero - 3 tuorli - 3 albumi - 1 fialetta di essenza di fiorni d'arancio - 1 pizzico di cannella in polvere - 20 gr. cedro candito - 20 gr. scorzette di arancia candite - 20 gr. di cocozzata


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Il giorno precedente si prepara il grano (se non avete comprato quello già pronto) facendolo bollire con tutti gli ingredienti indicati a fuoco basso per molte ore (almeno 4 dice il libro), finchè non risulti sfatto ed il latte evaporato.

Il giorno dopo si prepara poi la pasta frolla e si lascia riposare.

Si procede quindi alla lavorazione della ricotta che dovrà perdere tutto il siero prima di essere utilizzata. Per cui il mio consiglio è metterla in una colapasta il giorno prima della lavorazione.

La ricotta va setacciata, o col passaverdure oppure - mio consiglio per velocizzare - va lavorata con le fruste elettriche. Si aggiunge poi lo zucchero e si lavora per 6 o 7 minuti. Si incorporano poi i tuorli uno alla volta amalgamandoli bene prima di aggiungerne uno nuovo, il grano, l'acqua di fiori d'arancio, la cannella, i canditi tagliati a tocchetti piccolissimi e infine gli albumi montati a neve.

Si prendono i 2/3 della pasta frolla e si stende sottilmente utilizzandola per foderare una teglia tonda (o ruoto come diciamo a Napoli) di 24 o 25 cm. di diametro. Si versa quindi il composto che deve essere molle. Con la restante pasta frolla si fanno le strisce che andranno a ricoprire.

Si inforna in forno già caldo e si cuoce a fuoco dolce per un'ora o più. Importante è non aprire il forno prima di un'ora.

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Ora se parlerete con un campano vi dirà che questa non è la ricetta della Pastiera, (veramente anche mia mamma vi direbbe così visto che non è la ricetta della nostra famiglia e forse anche io).
Ci sono moltissime varianti sparse per la regione: con la crema, con gli spaghetti, con il riso ...

Certo ora forse è un pò tardi per la ricetta, però può tornare utile per il prossimo anno no? :-)

A presto

09 aprile 2009

Ormai è Pasqua!

Come sempre ... "Sembra ieri che abbiamo festeggiato il 2009 e ora siamo già a Pasqua!" Sono certa che è quello che pensa mia mamma. :-)

Sarà senza dubbio una Pasqua diversa: dimessa e sottotono. Sembra impossibile festeggiare quando poco più in la ci sono persone che soffrono e che in pochi secondi hanno perso tutto, beni ed affetti.
Certo situazioni tragiche ce ne sono sempre e ovunque nel mondo, ma quando sono vicine forse ci colpiscono di più.

Comunque anche quest'anno ho fatto le mie pastiere, una quantità inferiore, ma sempre 7!





Con questa foto di una delle mie pastiere vi auguro una felice Pasqua.

A presto

06 aprile 2009

Il "rumore" del terremoto

Stavo dormendo, ma ho sentito subito il letto che oscillava e quel "rumore". E' un rumore sordo, ritmico, quasi un cigolio, ma non lo è. Forse dovuto al movimento della struttura, non lo so. So che è inconfondibile: è "quel" rumore. Non ho avuto paura, per una che ha vissuto gran parte del tempo alla falde del Vesuvio, queste sono cose a cui ci si abitua. Ho guardato la sveglia: le 3:34 ed ho pensato: "si è sentito troppo, è forte ed anche vicino. Sarà la Ciociaria o l'Abruzzo". Chissà, questi pensieri nel cuore della notte, un brusco risveglio ... non so da dove siano venuti. Purtroppo non mi ero sbagliata ...

La memoria è andata subito ad una domenica di quasi 29 anni fa, a "quella" domenica del 23 novembre.


Avevamo deciso di trascorrere la serata tutti insieme: le mie due sorelle, già sposate con figli e noi: mamma, papà ed io. I miei genitori erano rientrati da un fine settimana fuori, i bambini giocavano nella stanza affianco, noi insieme a preparare la cena, ad apparecchiare la tavola, il cane del vicino che abbaiava, abbaiava e all'improvviso ... "quel" rumore e poi ... Si muoveva tutto. Ricordo che abbiamo cercato di raggiungere le scale, ma nel corridoio non si riusciva ad andare avanti, tanta era l'oscillazione. Eravamo sballottolati da un muro all'altro. La luce è andata via ... poi finalmente in strada, insieme agli altri del viale in cui abitavamo. Tutti scioccati, increduli, impauriti. Ricordo all'improvviso un gran freddo e una nebbia fitta che rendeva tutto ancora più irreale. Qualcuno ha provato a risalire in casa a prendere le giacche: improvvisamente la temperatura che fino al mattino era stata particolarmente gradevole e inusuale per la fine di novembre era precipitata, faceva freddo. O forse era la paura, non so. Qualcuno si è munito di qualche radiolina per sentire le notizie. Qualcuno a provato a chiamare i propri cari al telefono, per avere notizie. Ma niente. Ricordo che la gente diceva che non c'era comunicazione. Ancora da venire i tempi del cellulare!

E poi ci siamo allontanati con le macchine, volevamo raggiungere la casa al mare dove saremmo stati tranquilli, dove la notte sarebbe trascorsa serena, seppur nella paura, nello sbigottimento del momento. Ma c'era una fitta nebbia e non si riusciva a guidare e ricordo che in tantissimi ci "accampammo" presso il casello dell'autostrada. Lontano da abitazioni, da possibili crolli. Tutti in attesa di notizie che furono sconvolgenti col venir della luce.

Ora non è pensabile che ad ogni, dico ogni terremoto del nostro territorio, "giovane" e quindi ballerino, si debba sentire la solita filastrocca delle abitazioni indaguate, della necessità di mettere in sicurezza centri urbani, bellissimi, ma vecchissimi. Dopo la commozione iniziale, tutto si dimentica e la "messa in sicurezza" non viene fatta. E tutto ricomincerà al prossimo terremoto.

Ecco qui. Se un blog è un diario, questa è la pagina del mio diario di oggi. Questi sono i miei pensieri, i miei ricordi, le mie emozioni odierne. Le ho condivise con chi viene in questo blog di proposito e con chi ci si trovi per caso.

A presto

02 aprile 2009

P.I.F. 2008

Quando l'anno scorso ho lanciato il P.I.F. hanno risposto in 3 all'appello. A Monica ed Alessandra ho inviato il loro pensierino, quello per Monica è in un post dedicato; quello per Alessandra non l'ho fotografato ... :-( ero troppo di corsa.

Purtroppo però ho più volte chiesto l'indirizzo alla terza che rispose al mio post, sia attraverso il suo blog, che attraverso la board yahoo, ma non ho mai ottenuto risposta.
Per cui sono passata oltre e questo è il P.I.F. che invierò a ... non lo dico! :-)

E' un segnalibro e devo solo inamidarlo e .... questo è il problema! Ci riuscirò questa volta? Mah! staremo a vedere ...





A presto!

01 aprile 2009

Taccuino Memoriae della "Quo Vadis"

Non so come ne son venuta a conoscenza, se girovagando nel web oppure grazie ad un messaggio in qualche board. Fatto sta che ho visitato il sito ed ho trovato questi meravigliosi taccuini. La casa produttrice consente di "testare" queste agendine: a semplice richiesta viene inviata quella prescelta per provarla ed eventualmente parlarne, sul proprio blog oppure su quello della Quo Vadis.




Sono tematici, ogni agendina ha un tema specifico. Io ho ovviamente scelto quella sui viaggi, così da poter appuntare tutte le informazioni necessarie. Abbiamo a volte, infatti, il problema di rammentare dove e quando sono state scattate alcune foto. Oppure notizie lette al volo e che poi se non si appuntano in tempo sfuggono alla memoria.


All'ultima pagina ha una bella taschina adatta ad accogliere biglietti di musei, mostre o concerti. E' chiusa da un elastico utlissimo per non far scappare nulla ed è di allegro colore turchese.
Insomma posso dire che è proprio un bellissimo taccuino, della misura giusto per stare nella zaino in giro con noi.
Se volete saperne di più cliccate qui e visiterete il sito della Quo Vadis.
A presto

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