09 agosto 2012

Il Tiramisù ... fuggito!

E' proprio quello che mi hanno detto i commensali sabato scorso quando ho proposto loro questo dolce definendolo: "un Tiramisù alla frutta". Mi sembrava giusto quindi intitolare il mio post così.
Ed ora vi spigherò perchè "fuggito"! :-)

Cosa caratterizza un Tiramisù? I savoiardi, il caffè col quale si intingono, la crema mascarpone, il cacao ... basta credo.

Ora questo Tiramisù ha qualche variante: il mascarpone non c'è perchè vorrei evitare di riprendere i 13 chili persi questo inverno e quindi .... Ricotta!

Le uova per la crema non ci sono perchè non mangio uova crude: un pò per gusto, un pò perchè mi suggestiono e penso alla salmonella.
Il caffè non c'è perchè non mi sembrava idoneo a bagnare i savoiardi e del cacao nemmeno l'ombra!
Vi domanderete quindi (come si sono domandati sabato): ma allora cosa ha del tiramisù questo dolce? ...... I SAVOIARDI!!! :-)
Il resto degli ingredienti sono ... FUGGITI! :-)

Comunque l'esecuzione è facilissima, il gusto è fresco e adatto alle temperature e, "least but not last", ha un pò meno calorie del Tiramisù classico.

Come sempre vado ad occhio e non ho quantità da darvi, ma sono sicura che non avrete problemi se mai vorrete cimentarvi in questo dolce (io pensavo di rifarlo a ferragosto cambiando la frutta ...)

Ho fatto uno sciroppino lento sul fuoco con acqua, un pò di zucchero, le bucce di limone e il succo del limone stesso. Ho usato questo sciroppino per bagnare i savoiardi.

Ho lavorato la ricotta con zucchero, poco latte e del limoncello (in quantità maggiore del latte) fino a renderla una crema morbida. Partivo già da una ricotta non molto compatta e questo ha facilitato. Nel caso basta aggiungere un pò più di liquido. Per le quantità basta assaggiare: quando vi sembra giusta non serve più aggiungere ingredienti.

I frutti di bosco utilizzati sono quelli surgelati. Li ho scongelati a temperatura ambiente e li ho messi a colare nello scolapasta.
Li ho usati così al naturale per la farcitura degli strati interni. Mentre quelli a guarnizione sopra li ho ripassati in padella con un pò di zucchero così da non farli disfare ulteriormente. L'ho tenuto in frigo quasi 24 ore per farlo ben insaporire.

A mio avviso ci sarebbe stata bene una spolverata di zucchero a velo al momento di servire, ma gli altri commensali hanno rifiutato.

Semplice no? Fatemi sapere se vi piace.
Buon ferragosto!
A presto

PS: a proposito cosa ne dite del nuovo look del blog?

06 agosto 2012

Rocking Card di compleanno

Devo dire che sono sempre più lanciata nella realizzazione di cards. Mi piace farle e menomale che siamo una famiglia numerosa e quindi le occasioni non mancano!

Questa card l'ho scoperta girovagando sul web ed è veramente, ma veramente, facilissima. Non lasciatevi scoraggiare dal nome inglese e dalle decorazioni che troverete in giro. E' FACILISSIMA!!

 


Questa l'ho realizata per il compleanno della pronipotina. Il pacco regalo così come la scritta sono riciclate da un altro biglietto di auguri. Le girandoline le ho fatte io. Anche queste facilissime!

Si chiama Rocking Card perchè come potete notare dalle foto sembra che il bigliatto "dondoli". In effetti la forma circolare fa si che non sia un normale biglietto, ma una card dondolante.


Particolre della Rocking Card
Per realizzarla basta tagliare due cerchi di diversa misura, ripiegarli a metà ed incollarli l'uno sull'altro. dopo di ciò decorare a piacere.

Per le girandoline invece si parte da un quadrato, si piega sulle diagonali, si tagliano le diagolnali per circa 2/3, dopo di che si ripiega parte del triangolino ottenuto sul centro. Per facilitare è meglio spuntare un pò il triangolino nella parte che va incollata al centro.
Le dimensioni della girandola dipendono dalla grandezza del quadrato. Qui sono davvero molto piccoline, il lato del quadrato era di 3 cm.

Forse però per le girandole sarà meglio fare qualche foto che possa rendere più chiara l'esecuzione. Prossimamente!

Il tocco in più: la coccinella in legno portafortuna.

A presto

 

03 agosto 2012

Emotivi Anonimi

Ho l'abitudine di noleggiare dei film quando devo stirare. Non mi piace per niente prendere l'asse da stiro, il ferro e l'acqua distillata, per cui devo trovare un modo per distrarmi e far passare il tempo.
Fortunatamente vicino casa ho un videonoleggio, non di quelli famosi per intenderci, ma di quelli gestiti in proprio, dove chi è dietro al banco ha visto gran parte dei film che sono presenti, ti sa dare i consigli e con i quali scambi due commenti sul film quando lo vai a riportare. Ormai il proprietario sa di cosa ho bisogno: una commedia, perchè un giallo mentre stiri non è pensabile va guardato!, un storia quasi sempre a lieto fine, perchè già stirare è "tragico" non si può aggiungere altra tragedia, una cosa "parlata", perchè quando sto col maritozzo troppe parole non vanno bene, me le devo conservare per quando stiro!

Oggi mentre guardavo gli scaffali alla ricerca di un titolo idoneo allo scopo, ho posato gli occhi su questo film francese: "Emotivi Anonimi". Il titolo mi ha incuriosito, non lo avevo mai sentito, nè mi pare di ricordare trailers in TV su di esso, ho avuto subito la sensazione che fosse il film giusto.

Siamo abituati all'industria del cinema che ci bombarda di pubblicità su film ridondanti, film "colossal", con nomi famosi da cachet favolosi, che non sempre, ma spesso, si rivelano poi delle vere "sole" come si dice qui a Roma. Invece a volte dietro titoli sconosciuti o semisconosciuti, spesso fuori dai grandi circuiti di distribuzione, ci sono dei veri e propri gioiellini che hanno poi un vero successo grazie al passaparola, o a qualche sparuto articolo di giornale. E' capitato con "Little Miss Sunshine" o con "L'erba di Grace", i due primi titoli che mi vengono in mente, ma sicuramente ce ne sono tanti tanti altri.

Bene questo "Emotivi Anonimi" è proprio uno di quelli e mentre lo vedevo mi sono detta: "perchè non condividere questa esperienza con i miei viandanti cibernauti?" E quindi eccomi qui.



Dal titolo si comprende che la protagonista è l'emotività che spesso può rendere la vita molto difficile e complicata. I protagonisti sono entrambi affetti da questa paura di interazione con gli altri; è sostanzialmente una storia sulle difficoltà del vivere concreto di chi è affetto da una iperemotività che si scontra con desideri, aspirazioni e sentimenti. E' un film molto garbato, molto gentile, sia nell'esposizioone della storia che nello svilupparsi della storia stessa (non ci sono cattivi) e anche comico in alcune situazioni, perchè come dice il regista nei contenuti extra, sono a volte situazioni che rasentano la comicità.

Mentre vedevo il film riflettevo su quanto sia difficile per molti l'interazione con altri: avere contatti verbali, fisici per tanti è difficile. E non potrebbe essere che il successo dei social network sia legato alla difficoltà di tantissimi di relazionarsi con altri? Dietro un monitor è più semplice .... chissà è solo una mia idea.

Comunque il film ve lo consiglio: che vogliate stirare o no è davvero un film delizioso!

A presto

PS: Emotivi Anonimi è anche un gruppo di autoaiuto proprio per chi soffre di ipermotività. Funziona come gli alcolisti anonimi ed è presente in molti paesi tra cui anche l'Italia.



LinkWithin

Related Posts Widget for Blogs by LinkWithin