17 novembre 2014

E finalmente coprispalle fu! :-)

E si! Mica è stata una cosa facile! :-)

Comunque tutto è cominciato la scorsa primavera, quando nel mettere a posto cappelli, sciarpe e guanti, ho deciso che lo sciarpone verde non lo volevo più vedere. Cosa avreste fatto voi? Io l'ho scucito e riciclato la lana! ;-)

Ora dovete sapere che ho comprato un bel vestitino Desigual (io lo adoro), ma che ha un gran difetto dal mio punto di vista: è leggero per l'inverno e caldo per l'estate. Dovevo assolutamente fare un coprispalle che mi avrebbe tenuto calda così da poterlo indossare anche più spesso dell'unico giorno autunnale dell'anno, senza però coprire la fantasia del vestito.

Sul web si vedono tanti di questi coprispalle con le maniche leggermente accennate e con spiegazioni facilissime. Secondo queste in pratica si fa un bel rettangolo e poi si cuce alle estremità per una decina di centimetri o poco più, per dare la forma delle braccia.

Sono quindi partita spedita! Un rettangolo?? E che ci vuole!! Io sono una scheggia quando si tratta di fare cose dritte!! :-)

Vabbè per non portarvela troppo per le lunghe ho seguito le istruzioni e .... è venuta una cosa davvero inguardabile! Ora io proprio non so dove ho sbagliato, ma non mi è venuto un coprispalle bello, "aderente" (che è quello che tentavo di fare). Ma una cosa "moscia" che mi deprimeva solo a guardarlo.

Ho ritentato. Avevo visto su un gruppo FB una foto e le spiegazioni erano: 140 maglie e 40 centimetri di altezza e poi si cuce su un lato. 

Più facile di così???? Impossibile! E quindi scucito il coprispalle "moscio" ho incominciato quello che avrebbe dovuto essere quello definitivo. Tra l'altro realizzato con punto nocciolina, davvero molto carino .... Ma che non ho poi fatto perchè ho cominciato a litigare io, l'uncinetto, il filo e quindi ho deciso di realizzarlo in un altro modo. 

Navigando avevo  visto un punto fantasia e ho tentato di realizzarlo. Ho leggermente modificato la successione dei punti però.
L'originale diceva: sette maglie alte nel punto sottostante, saltare due maglie e poi quattro maglie alte di seguito. Saltare due maglie e ripetere da sette maglie alte. Il giro successivo doveva essere 4 maglie alte nelle quattro maglie sottostanti, due catenelle, una maglia alta nella quarta maglia alta del gruppo di sette sottostanti, due catenelle e ripetere così alternando i giri. Io ho aumentato le catenelle del secondo giro a tre, mi sembrava meno "rigido".

Alla fine dei 40 centimetri mi sono accorta che qualcosa non andava: non riuscivo a capire come, una volta cucito, avrei potuto indossare questo ... "coso"... Era per le bambole ... piccolo ... Depressione totale! 

Scucire di nuovo! Non se ne parlava neppure! Il maritozzo aveva già riso troppo a queste mie attività di "riciclo" ... L'ho chiamata così invece di "rimedio agli errori" per non ammettere la mia sconfitta! :-)

Ho quindi adottato l'idea di realizzare un mini poncho, che mi avrebbe tenuta calda senza però coprire molto della fantasia. Si copre la scollatura ... Lo so! Ma non avevo altre alternative. Tra l'altro io se ho per troppo tempo davanti un lavoro mi viene una crisi isterica! :-)

Alla fine quindi due rettangoli e cucitura finale. 

Ora ho cercato di farmi un selfie con il "ponchino" per mostrarvelo in tutto il suo splendore ... ma .... vabbè lasciamo stare! ... :-)

Il punto fantasia non si vede molto, però vi assicuro che è carino, alleggerisce un pò il coprispalle e fa intravedere la fantasia del vestito! Che poi è uno dei motivi principali che mi ha indotto ad imbarcarmi in questa impresa. Ora però la lana riciclata non è finita mi sorge il problema di cosa fare per consumarla ... guanti senza dita? ... mmm ... mmm ... Si  ... può ... fare! ... :-)

A presto

06 novembre 2014

Involtini di verza light

.... Dedicati a mia sorella Patrizia!

Dunque questa sorella, ne ho un'altra ed un fratello, quando parliamo di cucina dice sempre che io faccio "bubbazze", che l'olio non si può mettere a crudo, che come si fa un piatto senza un "soffrittino"...

Sapete perchè? Perchè lei è stata sempre un'acciuga! E non ha mai combattuto molto con la bilancia come me invece. 
Questa volta però le ho dimostrato che cucinare un piatto buono, con olio a crudo e rispettando le calorie si può. E senza nemmeno perdere molto tempo!


Dunque sono partita dalle foglie esterne della verza che ho bollito intere in acqua e sale per pochissimo. Le ho raffreddate subito dopo, in modo da mantenere il colore verde vivo. Tutti questi programmi di cucina in TV serviranno pur a qualcosa no?! :-)

Ho quindi preso un pò di mollica di pane dalla razione che mi spetta a pranzo e l'ho imbevuta di acqua per impastarla con la carne trita. Ovviamente prima di fare ciò l'ho strizzata per bene. 
Un pò come fare le polpette, insomma. Ho messo ovviamente anche del sale nell'impasto.

Ho quindi aggiunto un pò di erba cipollina, un cucchiaino di parmigiano e ho fatto questa "polpetta" che ho poi avvolto nella foglia di verza. Ho chiuso il tutto con stuzzicadenti. Lo so i sopraccitati programmi televisivi non farebbero ciò, ma fortunatamente non ho chef che mi controllano! ;-)

Ho quindi cotto questi involtini in una padella coperta, con un goccio di acqua e vino bianco, foglie di salvia e peperoncino.

Accanto ho messo dei funghi "trifolati". Uso le virgolette perchè in realtà i funghi sono cotti in padella con un goccio di vino bianco, acqua (poca perchè già loro ne cacciano tanta), aglio, un paio di pomodorini (proprio due!) e peperoncino.

Quando è arrivato in tavola ho messo il mio cucchiaio di olio a piatto. E sapete una cosa? Hanno detto che era proprio buono!

E così con questo piatto dietetico mi sento meno in colpa per aver preso un cioccolatino come dessert! Pranzi dei giorni festivi natalizi .... Sto arrivando! :-)

A presto

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