26 giugno 2014

Rocking Card per un compleanno

Ve lo avevo detto: le stand up cards mi stanno prendendo proprio.

Questa che vi mostro oggi è per il compleanno di un'amica, anche lei classe 1964, anche lei ha girato la boa del mezzo secolo come me! Ricordate? Ve ne ho parlato qualche post fa di come il 1964 sia stata un'ottima annata! ;-)


Le rocking cards sono davvero semplicissime da realizzare, ma alla fine fanno la loro discreta figura. 
L'avevo già realizzata per la nipotina e sommariamente ve l'avevo spiegata qui.

Ora il maritozzo mi ha obiettato: ma non è uguale a quella che avevi realizzato con la torta? .... Mi sono cadute le braccia. ... NO! :-)

Caro maritozzo se guardi bene qui non c'è un taglio perpendicolare, qui non c'è uno scalino all'interno della card ... 
Ma guardate un pò cosa deve sopportare una creativa! In casa propria poi! :-0


Comunque la mia amica Roberta ha una massa di capelli biondi e ricci da invidia ed è sportiva. 
Ecco qui! Non dovevo fare altro che ... "riprodurla"! :-)

La clip è scaricata free da internet, i capelli sono fatti col cotone per uncinetto arrotolato su uno stuzzicadenti e poi bagnato e fatto asciugare bene all'aria, il numero "50" è tagliato con la Slice regalo del compleanno, la box sul retro per il messaggio è timbrata e colorata con i pastelli.

Decorazioni varie a rifinire. Semplicissima, veloce, tranne per la realizzazione dei capelli, e allegra. Non trovate?

Il prossimo post è per l'altra card da cinquantenne, se non la consegno ... :-)

A presto

21 giugno 2014

La mia prima volta con ... la fettuccia!

Cosa avevate pensato? :-)

Vedo ormai ogni giorno lavori meravigliosi fatti con questa fettuccia: borse, cestini, cuscini, tappeti ... Fettuccia comprata, recuperata, riciclata ... insomma era ora di provare!!

Poichè per vari motivi ho deciso che i regali da questo momento in poi saranno solo ed esclusivamente (nel limite del possibile) handmade mi sono detta che era ora di provare e mia cognata farà da cavia!

Prima di prendere la risoluzione di cui sopra e quindi fare in casa anche le creme per il corpo, ne ho comprata una da regalarle e ho pensato che potevo confezionarla così  e approfittare per fare un cestino con questa benedetta fettuccia che tanto spopola e mi intriga.


L'ho comprata e devo dire che l'unica difficoltà che ho trovato è tenere in mano un uncinetto così grande, mi fanno male le mani ad usarlo, ma il lavoro cresce davvero rapidamente e da molta, ma molta soddisfazione!


La mia amica Roberta mi ha mandato un link dove vedere questi cestini e voilà! Sono partita. 
E vi dirò ci ho impegato tutto compreso un'oretta per realizzarlo.

Il cestino che ho fatto rispetto al tutorial è modificato:
le maglie iniziali sono solo cinque e i giri in altezza solo tre, di cui uno a maglia bassa e gli altri due a maglia alta.

Mi serviva più piccolo. diversamente la crema avrebbe sentito molta solitudine! :-)

Ho pensato che essendo la fettuccia bicolore lavorare il cestino con una maglia non semplice avesse creato ulteriore confusione visiva.

La bordatura è ad archetti come nel tutorial. Il nastrino in organza è riciclato da qualche bomboniera sicuramente, lo avevo a casa, il gufetto fa parte di quell'acquisto per realizzare orecchini fatti l'anno scorso. Ne ho una bustina intera!

Però tanto portano fortuna e quindi si possono usare sempre. Ora sono pronta per fare il salto di qualità ... una borsa! :-)

A presto

17 giugno 2014

Center Step Card

E' tempo di mostrarvi qualche card di quelle realizzate e di cui parlavo qualche post fa. 

Quella di compleanno commissionata ho dimenticato di fare le foto e la mia vicina che mi aveva chiesto di fargliela l'ha già consegnato e quindi ... ciccia! Inauguriamo una nuova rubrica: la card raccontata!  :-)
Era una card tradizionale (non una stand up), con la parte centrale quadrata e due aperture laterali che chiudevano con una decorazione floreale. Semplice ... era per una signora anzianotta mi ha detto.
Non credo sia stata in grado di spiegarvi com'era effettivamente ma ... sono inzallanuta, ho dimenticato di fotografarla e ... vabbè ... passiamo oltre!

Le altre card sono tutte per i 50 anni di amiche, il 1964 è stata decisamente una buona annata! ;-) 
Una posso già mostrarvela perchè è stata consegnata: una Center Step tonda. Ed è una stand up card. Queste mi piacciono molto ultimamente.

L'avevo vista in giro sul web, e l'ho ricreata. Non ho seguito tutorial, non l'ho trovato, non so se non ci sia o non sono stata in grado di trovarlo io. Ci sono foto di card già realizzate.
Ad ogni modo è davvero semplicissima.

Con il compasso delle scuole medie riesumato mi sono fatta un cerchio.

Ho deciso più o meno quanto volevo largo la parte principale della card (quella con la torta per intenderci) ho ripiegato il cerchio a metà ed ho tagliato in senso verticale il cerchio per qualche centimetro "a piacimento" .

Vedete dalla comparazione delle foto che il taglio verticale non parte dal bordo del cerchio. Non solo, ma è più profondo sulla parte anteriore che su quella posteriore. 

Se infatti fate un taglio perfettamente uguale sul posteriore e sull'anteriore, la card crolla. Quindi bisogna mantenersi un pò dal tagliare sul retro della card. Diciamo che deve essere asimmetrico.

Sulla parte anteriore ho ripiegato per un centimetro la carta sul lato della parte destra. 

Ora lo so che non è facile da spiegare senza foto dei passi e misure precise, però se guardate attentamente le foto capirete il lato da ripiegare per far scendere leggermente la carta. 

 E' quello dove sono i fiori, e la decorazione tonda con la scritta "bon anniversaire" serva a coprire il piccolo salto di carta che inevitabilmente si vede ripiegando una base circolare per un centimetro.


Nella foto qui a lato si vede un pò meglio quello che - con poca capacità credo - ho cercato di spiegare :-)

Ora per non farla pendere da un lato bilanciate bene le decorazioni: i fiori e la decorazione tonda mi facevano effetto "torre di Pisa" e quindi ho bilanciato con i nastrini e i numeri 50 dal lato opposto.

Il box per il messaggio è timbrato ed incollato su cartoncino. Il mio consiglio è di usare un cartoncino per il cerchio un pò spesso, diversamente la card si piega sugli appoggi.

La torta a decorazione è realizzata con la tecnica del paper piecing: mi sono fatta a mano libera le sagome ed ho tagliato il tutto. Il bordino nero è realizzato con le forbici decorative. Le fiamme delle candeline sono degli strass comprati al negozio cinese vicino casa.

Poichè il regalo era un braccialetto Pandora, ho pensato che l'abbinamento bianco/rosa/nero fosse mooooltooo fashion! Non vi sembra?

Appena si festeggeranno gli altri due compleanni vi mostrerò le altre cards.

a presto



14 giugno 2014

Io confesso

Metto subito la foto perchè non vorrei pensaste che voglio confessarvi che ... sono profondamente pigra! :-)

No. Io confesso è un il libro che ho letto qualche tempo fa e che mi è tornato alla mente pochi giorni fa quando su Facebook, un amico americano (texano per la precisione), ma di origini italiane, ha messo un post con i dati di violenza e possesso armi negli Stati uniti. 
Sono rimasta davvero molto sconcertata non tanto dalla notizia in se che è peraltro nota, viste le continue notizie di cronaca, ma sono rimasta sconcertata dai commenti, quasi tutti americani, al post. 

In breve: tutti erano a favore delle armi perchè il possesso di queste limiterebbero la violenza ("se sanno che hai un arma non ti vengono in casa" ...) e sulla necessità di difendersi, di fare ... "occhio per occhio, dente per dente" ... 

Ora, sul limitare la violenza sono profondamente scettica perchè non ci credo minimamente. Sul difendersi ...........

Vabbè a questo punto vi parlo del libro che fondamentalmente tratta della pena di morte e in pratica di una "vendetta" come la definisce la mamma della vittima nel romanzo. 
Perchè in realtà la pena di morte è questo: nessuno scopo educativo o deterrente è solo dissetare i parenti delle vittime assetati di vendetta ...

Grisham lo aveva già affrontato questo tema con una storia vera in Innocente e lo riaffronta anche con un romanzo. Come sempre non mi dilungherò sulla trama perchè non voglio togliervi la "magia" della lettura ;-).

Vi dico solo che tutto comincia una fredda mattina nello studio di un reverendo: un uomo in libertà vigilata, confessa un crimine per il quale di lì a pochi giorni ci sarà una esecuzione in Texas di un ragazzo di colore. Da lì comincia una corsa contro il tempo per far si che la esecuzione della sentenza venga almeno sospesa. 

I colpi di scena sono tanti, i personaggi sono ben rappresentati e sono davvero, ma davvero molto credibili, nel bene e nel male.
Non vi dirò assolutamente nulla sull'esito di questa corsa contro il tempo vi dico solo che è un libro che si fa leggere: non c'è nulla da fare appena hai due minuti liberi devi aprirlo!

a presto


05 giugno 2014

L'incostanza è donna o crafter?

Ho visto che è da un pò che non condivido con voi i miei pensieri. Si ogni tanto penso effettivamente, ma non sempre condivido! :-)

Scherzi a parte stavo riponendo la biancheria nell'armadio e mi sono guardata in giro. Bè premetto che il mio armadio è nella camera ... "delle pazzielle", che tradotto vorrebbe dire: nella camera dove c'è il computer, il mobiletto e il tavolo per i mie esperimenti di crafting e dove si gonfia il materasso gonfiabile per gli ospiti. Una camera tutto fare insomma!

Dunque mi guardavo in giro ed ho visto nell'ordine:

1) sul tavolo da lavoro una card di compleanno commissionata e finita, alcune decorazioni messe da parte per essere utilizzate in un album per un maschietto, riviste scrap, due contenitori riciclati dalla frutta che vorrei ricoprire e farne ... non so cosa!, cartoncini e carte colorate e disegnate che voglio riciclare punchandole, degli schizzi che ho fatto per realizzare altre due cards di compleanno;

2) su un ripiano della libreria un contenitore con lana nera e inizio di sciarpa da realizzare per me, poi è venuta l'estate e ho interrotto; contenitore con uncinetto e gomitoli di cotone pronti per realizzare degli orecchini, perchè secondo me la stagione migliore per gli orecchini all'uncinetto è l'estate... non so perchè però! E vabbè ... i soliti libri - questi ... intrusi! :-);

3) poggiata su una sedia la mia borsa realizzata da un jeans vecchio, mostratavi parecchi posts fa e ripresa perchè la voglio foderare e realizzare una chiusura applicando una zip. Quest'ultima cosa per me particolarmente ostica perchè non ho proprio idea di come si faccia. Nel frattempo però ho impunturato (bella parola vero?) cioè ho fatto delle cuciture a macchina sulle tracolle che mi sembravano andare a vento. Credo che impunturare sia la parola sia adatta. Ah! ovviamente in un angolo a terra, sempre della stessa stanza,  c'è la macchina da cucire perchè: "chelaposoafaresedevocompletarelaborsa?"  scritto volutamente così tutto di un fiato :-)

4) su un lato della stanza al tavolo col computer ci sono io che scrivo questo post :-)

Ora io potrei anche mostrarvi 'sto casino che c'è nella stanza con delle foto, ma mi vergogno. Credetemi sulla parola! E' davvero un bel disordine :-)

E quindi guardandomi in giro mi sono chiesta: "ma sono solo io ad essere così incostante nelle mie cose oppure è generale dell'universo femminile questa condizione?"

La mia amica Roberta - che fa dei lavori all'uncinetto bellissimi e realizza borse, sempre all'uncinetto, bellissime - dice che siamo tutte così noi crafter: mille cose iniziate e portate a termine prima o poi: "perchè a noi ci piace sperimentare!" ... Vabbè ... Ma sarà così? No perchè io invece penso che sia io la "sbagliata" e troppa carne a cuocere metto contemporaneamente! 

E quindi torno alla mia domanda: siamo noi donne in generale ad essere incostanti o solo noi crafter? 
Che poi bisognerebbe specificare se l'incostanza delle donne sia proprio mutevolezza o sia invece necessità e capacità di impegnarsi su più fronti contemporaneamente. E anche per le crafter questo impegnarsi su più fronti è incostanza o creatività?
Mah! Ai nostri congiunti l'ardua sentenza! :-)

Vi lascio con questa domanda senza risposta: io non ne ho! :-)

A presto


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