27 dicembre 2014

Bye bye 2014!

E si, questo è l'ultimo post del 2014. Domani vado dalla mia mamma e lì troverò: fratelli, nipoti, e pronipoti ... insomma non molto tempo per accendere il computer!

Voglio quindi salutarvi ed augurarvi un sereno 2015

Che sia come lo volete: pigro, avventuroso oppure coccoloso, o anche di riscossa e di protesta, di sfide e di vincite, di risate, ma poche lacrime. Ma sempre ve lo auguro sereno e di salute, perchè è vero: quando c'è la salute non è che ci sia tutto, ma sicuramente una bella parte!

Comunque voglio mostrarvi come ho "impacchettato" i liquori e marmellate del post precedente: una bella "spasa", come si dice a Napoli, cioè un bel numero di cestini all'uncinetto con la fettuccia.

Eccoli qui i miei bei cestini. Non prendo il merito della realizzazione.

Dunque per quello da appendere qui a lato,  lo schema l'ho trovato sul web; mi spiace ma seguo i tutorial on line e poi dimentico di appuntarmi il sito. Ma se l'ho trovato io non sarà difficile anche per voi rintracciarlo.

Stessa storia per gli altri: fondamentalmente leggo o vedo i tutorial, poi li adatto alle mie esigenze.

E comunque i cestini sono davvero facilissimi da realizzare!


La decorazione è molto simile per tutti. E per tutti ho attaccato un gufetto portafortuna. Che questo anno che viene sia davvero migliore di quello che è passato!

Voglio poi mostrarvi il mio coprispalle indossato perchè è decisamente un altro effetto. 

Ve ne avevo parlato in un altro post, ma la foto fatta sul tavolo della cucina non rendeva merito al coprispalle finalmente terminato! Eccolo accoppiato al vestito per cui è stato realizzato. Ma vi dirò, visto il colore è andato benissimo anche la sera della vigilia di natale.

Ho poi fotografato anche l'album realizzato per il pronipote e di cui ho accennato nello scorso post.

Verrà consegnato  nei prossimi giorni quando lo incontrerò per cui sarà oggetto del primo post del prossimo anno; magari sarà di auspicio per tanto scrap come una volta!

E vi racconterò anche tutta la storia che c'è dietro: una sfida tra amiche e un ritorno alle origini ....... :-)

Quindi miei cari compagni di viaggio tanti tanti auguri per un meraviglioso anno! Spero lo passeremo insieme.

A presto




24 dicembre 2014

Buon Natale 2014

Mamma mia! Siamo già nel 2014! Sembra ieri che il millennium bug dovesse distruggerci! Ricordate?

Comunque è passato quasi un mese dall'ultimo post. Non sono stata con le mani in mano e ho lavorato per natale a dir la verità, nonostante tutta la mia avversione. 

Ci siamo detti in famiglia - e forse l'ho anche scritto qui da qualche parte - che eravamo tutti pieni di cose e che quest'anno non avremmo fatto regali di natale a nessuno. Tranne che ai bimbi. Il fatto è che per me sono bimbi anche i miei nipoti sposati con figli! Babbo natale arriverà quindi anche per loro.

Eccoli qui i loro regali: liquori vari (finocchietto selvatico, basilico e mentuccia) con la marmellata di melanzane e zenzero. I primi sono ricette di famiglia, l'altra è una ricetta che trovai qualche anno fa per il web (credo sul sito "Il cavoletto di Bruxelles"). 

Il tutto verrà contenuto in un cestino realizzato con la fettuccia. Non ho avuto ancora il tempo di completarli e fotografarli così da postarli qui, ma tanto noi in famiglia i regali ce li scambiamo il 31 dicembre, visto che prima siamo sparsi per l'Europa e non ci incontriamo! Ho quindi tutto il tempo di farveli vedere.

Le decorazioni sono realizzate tutte con materiali di riciclo: la carta delle fette biscottate, la stoffa di una vecchia tovaglia, il nastrino recuperato da qualche altra parte. Insomma tutto a costo praticamente zero. Le bottiglie sono state conservate man mano che bevevamo birra! :-)

E dopo anni ho anche scrappato per il semplice gusto di farlo e non perchè dovevo consegnare qualche lavoro commissionato. 

Ho realizzato un album per il piccolo - piccolo di casa. E' anche assemblato, manca solo una decorazione che ha realizzato il maritozzo con la stampante 3D e che deve essere rifinito, per fotografare e stampare il tutto. 

La storia di questo album è tutta particolare, poi ve la racconterò quando vi farò vedere le foto. 
E' stata una sfida con un'amica. Non proprio facile eh! però molto stimolante.

Intanto auguro a tutti voi che passate di qui, perchè ci venite o perchè vi ci trovate per caso, un sereno natale, la situazione non è delle migliori ma ce la possiamo fare! Per l'anno nuovo ci risentiamo!
A presto


01 dicembre 2014

Non si sfugge all'atmosfera natalizia!

Ahime! è proprio così! 
A me il Natale mi fa venire l'orticaria, e uso il rafforzativo partenopeo " a me mi" proprio per dirvi che è così!  Non lo sopporto. Non era così sapete? Ma oggi questo fatto che in questo periodo dell'anno bisogna essere gioiosi e festeggiare mi fa venire un'eruzione cutanea costante :-)

Bell'a-sociale direte voi! No perchè? Incontriamoci, abbracciamoci e facciamoci anche gli auguri. Ma non perchè sia Natale! :-)

Comunque non sono sfuggita a questa frenesia che pervade tutti. Una volta a partire dai primi di dicembre, a Napoli dove sono nata il giorno dell'Immacolata era il gran giorno. Oggi si comincia prima. La Conad vicino casa mia aveva le decorazioni sull'insegna già ad ottobre. Esagerati! :-)

Come al solito me ne sono andata per la tangente. Perchè volevo raccontarvi non del supermercato vicino casa ma di un'altra cosa. Mi sono stati commissionati dei portatovaglioli da mettere sulla tavola natalizia. Non è che sia molto brava a dir la verità, per cui ho rispolverato un vecchio modello che avevo creato - o meglio avevo riprodotto perchè li avevo visti in fiera - qualche anno fa per mia cognata. Per lei erano neutri, cioè non  legati ad una festività in particolare. 

Ho preso quindi del cordoncino moooltooo natalizio e l'ho tagliato a misura: circa 25 cm.

Dopo di che ho preso qualche decorazione natalizia: pallina piccola, tradizionale funghetto e un pò di filo argentato.

Ho piegato i 25 cm di cordoncino a metà; poi ad occhio (e qui sta la vera essenza del "fatto a mano"!) ho chiuso il cappio a poco più della metà. 


Per stringere il cordoncino, e creare quindi il posto dove andrà il tovagliolo, ho utilizzato il filo di ferro del funghetto e un pò di filo di ferro sottile per la pallina. Ho intrecciato anche il filo argentato.

Per rifinire ho utilizzato dei ferma-cordoncino. Non so se si chiamino così, ma sono andata dalla mia merciaia di fiducia, le ho spiegato a cosa servivano e lei mi ha capita. Ma lei è un genio!

Ne ho fatti 12, ci vuole davvero pochissimo a realizzarli credetemi. Poi questo modello è talmente semplice e "neutro" che possono essere creati portatovaglioli per ogni occasione, o anche per nessuna! Pensate al posto della pallina di Natale e del funghetto, un fiorellino o anche l'iniziale del nome in cartoncino riciclato (pensavo alle scatole dei cereali o anche leggermente più spesse) e poi scrappato. .... Ecco, su questa idea vi lascio perchè ... l'idea non è male! :-)

A presto

17 novembre 2014

E finalmente coprispalle fu! :-)

E si! Mica è stata una cosa facile! :-)

Comunque tutto è cominciato la scorsa primavera, quando nel mettere a posto cappelli, sciarpe e guanti, ho deciso che lo sciarpone verde non lo volevo più vedere. Cosa avreste fatto voi? Io l'ho scucito e riciclato la lana! ;-)

Ora dovete sapere che ho comprato un bel vestitino Desigual (io lo adoro), ma che ha un gran difetto dal mio punto di vista: è leggero per l'inverno e caldo per l'estate. Dovevo assolutamente fare un coprispalle che mi avrebbe tenuto calda così da poterlo indossare anche più spesso dell'unico giorno autunnale dell'anno, senza però coprire la fantasia del vestito.

Sul web si vedono tanti di questi coprispalle con le maniche leggermente accennate e con spiegazioni facilissime. Secondo queste in pratica si fa un bel rettangolo e poi si cuce alle estremità per una decina di centimetri o poco più, per dare la forma delle braccia.

Sono quindi partita spedita! Un rettangolo?? E che ci vuole!! Io sono una scheggia quando si tratta di fare cose dritte!! :-)

Vabbè per non portarvela troppo per le lunghe ho seguito le istruzioni e .... è venuta una cosa davvero inguardabile! Ora io proprio non so dove ho sbagliato, ma non mi è venuto un coprispalle bello, "aderente" (che è quello che tentavo di fare). Ma una cosa "moscia" che mi deprimeva solo a guardarlo.

Ho ritentato. Avevo visto su un gruppo FB una foto e le spiegazioni erano: 140 maglie e 40 centimetri di altezza e poi si cuce su un lato. 

Più facile di così???? Impossibile! E quindi scucito il coprispalle "moscio" ho incominciato quello che avrebbe dovuto essere quello definitivo. Tra l'altro realizzato con punto nocciolina, davvero molto carino .... Ma che non ho poi fatto perchè ho cominciato a litigare io, l'uncinetto, il filo e quindi ho deciso di realizzarlo in un altro modo. 

Navigando avevo  visto un punto fantasia e ho tentato di realizzarlo. Ho leggermente modificato la successione dei punti però.
L'originale diceva: sette maglie alte nel punto sottostante, saltare due maglie e poi quattro maglie alte di seguito. Saltare due maglie e ripetere da sette maglie alte. Il giro successivo doveva essere 4 maglie alte nelle quattro maglie sottostanti, due catenelle, una maglia alta nella quarta maglia alta del gruppo di sette sottostanti, due catenelle e ripetere così alternando i giri. Io ho aumentato le catenelle del secondo giro a tre, mi sembrava meno "rigido".

Alla fine dei 40 centimetri mi sono accorta che qualcosa non andava: non riuscivo a capire come, una volta cucito, avrei potuto indossare questo ... "coso"... Era per le bambole ... piccolo ... Depressione totale! 

Scucire di nuovo! Non se ne parlava neppure! Il maritozzo aveva già riso troppo a queste mie attività di "riciclo" ... L'ho chiamata così invece di "rimedio agli errori" per non ammettere la mia sconfitta! :-)

Ho quindi adottato l'idea di realizzare un mini poncho, che mi avrebbe tenuta calda senza però coprire molto della fantasia. Si copre la scollatura ... Lo so! Ma non avevo altre alternative. Tra l'altro io se ho per troppo tempo davanti un lavoro mi viene una crisi isterica! :-)

Alla fine quindi due rettangoli e cucitura finale. 

Ora ho cercato di farmi un selfie con il "ponchino" per mostrarvelo in tutto il suo splendore ... ma .... vabbè lasciamo stare! ... :-)

Il punto fantasia non si vede molto, però vi assicuro che è carino, alleggerisce un pò il coprispalle e fa intravedere la fantasia del vestito! Che poi è uno dei motivi principali che mi ha indotto ad imbarcarmi in questa impresa. Ora però la lana riciclata non è finita mi sorge il problema di cosa fare per consumarla ... guanti senza dita? ... mmm ... mmm ... Si  ... può ... fare! ... :-)

A presto

06 novembre 2014

Involtini di verza light

.... Dedicati a mia sorella Patrizia!

Dunque questa sorella, ne ho un'altra ed un fratello, quando parliamo di cucina dice sempre che io faccio "bubbazze", che l'olio non si può mettere a crudo, che come si fa un piatto senza un "soffrittino"...

Sapete perchè? Perchè lei è stata sempre un'acciuga! E non ha mai combattuto molto con la bilancia come me invece. 
Questa volta però le ho dimostrato che cucinare un piatto buono, con olio a crudo e rispettando le calorie si può. E senza nemmeno perdere molto tempo!


Dunque sono partita dalle foglie esterne della verza che ho bollito intere in acqua e sale per pochissimo. Le ho raffreddate subito dopo, in modo da mantenere il colore verde vivo. Tutti questi programmi di cucina in TV serviranno pur a qualcosa no?! :-)

Ho quindi preso un pò di mollica di pane dalla razione che mi spetta a pranzo e l'ho imbevuta di acqua per impastarla con la carne trita. Ovviamente prima di fare ciò l'ho strizzata per bene. 
Un pò come fare le polpette, insomma. Ho messo ovviamente anche del sale nell'impasto.

Ho quindi aggiunto un pò di erba cipollina, un cucchiaino di parmigiano e ho fatto questa "polpetta" che ho poi avvolto nella foglia di verza. Ho chiuso il tutto con stuzzicadenti. Lo so i sopraccitati programmi televisivi non farebbero ciò, ma fortunatamente non ho chef che mi controllano! ;-)

Ho quindi cotto questi involtini in una padella coperta, con un goccio di acqua e vino bianco, foglie di salvia e peperoncino.

Accanto ho messo dei funghi "trifolati". Uso le virgolette perchè in realtà i funghi sono cotti in padella con un goccio di vino bianco, acqua (poca perchè già loro ne cacciano tanta), aglio, un paio di pomodorini (proprio due!) e peperoncino.

Quando è arrivato in tavola ho messo il mio cucchiaio di olio a piatto. E sapete una cosa? Hanno detto che era proprio buono!

E così con questo piatto dietetico mi sento meno in colpa per aver preso un cioccolatino come dessert! Pranzi dei giorni festivi natalizi .... Sto arrivando! :-)

A presto

23 ottobre 2014

Parola d'ordine: Riciclo!

E' sempre stato un mio pallino quello di recuperare oggetti da riutilizzare. In passato un pò la pigrizia, un pò - non lo nego - la mancanza di necessità mi ha sempre fatto "pensare" al riciclo, ma poi lo praticavo poco.


Ora le cose sono cambiate e oltre ad una maggiore coscienza delle non inestinguibili risorse del pianeta, e anche la crisi economica che ormai ci ha messo in ginocchio, mi pare che nel web ci siano numerosissimi siti e articoli di blog e gruppi sui social network, dedicati all'arte del riciclo. E si vedono cose bellissime.

Mi pare di ricordare che nel mio sito Scrapbook.it  abbia in passato fatto cenno a quanto materiale in giro per casa c'è da recuperare e da riutilizzare per realizzare le nostre pagine Scrap: nastri, merletti, bottoni sono quelli forse di uso più comune. Ma anche linguette delle lattine, cerniere lampo ... insomma di tutto!


Ecco voglio mostrarvi la mia attività di sabato: riciclo di paillettes e perline dalla decorazione di una maglietta di mamma. Ovviamente poi conservate in barattolini di crema per il viso opportunamente lavati e riciclati ;-)

Confesso che è stato un po' noioso, ma era davvero un peccato buttare questo po' po' di roba così! :-)

Le ho immaginate già le paillettes argentate: le vedo bene in una decorazione natalizia (che non credo farò, perché ogni anno che passa il natale lo trovo sempre più triste) oppure per una decorazione per bimbe adoratrici di principesse! Non credete anche voi?

E questo se le voglio riciclare in ambito Scrap, ma anche col cucito o maglia le utilizzazione sono davvero innumerevoli.

Vedete poi sempre nella foto la scatolina argentata? Si lo so che lo sapete che conteneva dei baci perugina! :-)

Immaginatela punchata  ... tutti cristalli di neve per una pagina invernale ... o palline di natale per un albero da porre su una card .... uno specchio per una card per bimbe "smorfiosette" ... immaginatela .... :-)

A presto




17 ottobre 2014

Sciarpa? Si! Anche se fa caldo

Si fa caldo, caldissimo! Un ottobre così dopo i mesi di giugno e luglio e anche un pò agosto, sinceramente non me lo aspettavo!
Ovviamente io con questo caldo che faccio? Lavoro a maglia! E giustamente direte voi, così quando arriveranno i primi freddi io sarò pronta. Si il discorso non fa una piega se non che con 27 gradi fuori la finestra, mi sembrava un tantino strano .... 

Ma poi mi sono ricordata di un settembre del 1980, quando con le amiche dell'estate, sulla spiaggia si sferruzzava.

Io sono quella con la faccia non oscurata, purtroppo ho perso le tracce di alcune di loro e non posso quindi chiedere se vogliono apparire in questo blog. Non sono cambiata poi tanto ho sempre i capelli corti solo che ora sono bionda ... a causa di forza maggiore! :-)

Comunque non ho idea di cosa sferruzzavamo e io non ricordo quel maglione in giro, ma il punto è - lo so ho preso la tangente come spesso accade - che in estate si lavora la lana! Perchè così siamo pronte per l'inverno.

Ho trovato due gomitoli di lana nera con un pò di argento.

Dove direte voi? In casa, non ho idea da dove vengano e chi l'abbia lavorata. Però mi è tornata proprio utile perchè a me una sciarpa nera, mancava!

Mi piaceva l'idea di una lavorazione un pò pienotta, tipo quelle che si sono viste gli scorsi inverni ma lavorate con un gomitolo apposito. Girovagando nella rete ho trovato, cercando lavorazione a spirale, un tutorial di "uncinetto2puntozero" che mi è sembrato davvero facilissima. Ed in realtà lo è. Perchè sono solo tre giri, con aumenti costanti: 3 MA ogni catenella il primo giro, e 2 MA ogni maglia alta sottostante per il secondo e il terzo.


Mi sono quindi lanciata a luglio in un giorno di pioggia torrenziale. Arrivata quasi alla fine del secondo giro, mi sono resa conto che la lana non bastava.


Poi è arrivato un pò di caldo, i nipoti e la sciarpa è rimasta lì. Dimenticata ... ma non tanto.
L'ho quindi ripresa in mano qualche settimana fa ed ho pensato di ridurre il numero di catenelle in partenza per risparmiare lana.
Se non sbaglio il tutorial parlava di 170 e io sono partita con 120.
Dopo poco l'inizio del terzo giro mi sono accorta che la lana non bastava! E quindi ho scucito di nuovo, con grande ilarità del maritozzo che mi guardava, ed ho ricominciato.

Stavolta ho messo 100 maglie di partenza!

Diciamo che è andata piuttosto bene .... poco oltre la metà del terzo giro ho capito che non ce la potevo fare con la lana, ho quindi evitato di aumentare da quel momento in poi. Fiduciosa che nell'insieme non si sarebbe notato. 
Ma nemmeno così sono arrivata alla fine. :-( 

O meglio io alla fine ci sono arrivata. Perchè sono un pò pasticciona e un pò, se ho per troppo tempo davanti qualche lavoro lo so che alla fine non lo completo. Pertanto ..... circa quattro dita di sciarpa non hanno il terzo giro! Notate qualcosa? No vero? Se la porto così non lo vedrà nessuno! ;-)
E così la mia dolce metà non mi ha ulteriormente presa in giro, io ho consumato altri due gomitoli di lana che vagavano per casa e ho la mia sciarpa nera pronta per l'inverno! Se mai questo dovesse arrivare :-)

A presto

09 ottobre 2014

Ritorno allo Scrap

Da quando il mio papà ci ha lasciato e la mia mamma si è ammalata non credo di aver realizzato molti LOs, si conteranno sulla punta delle dita di una sola mano e soprattutto non digitali.
Nemmeno guardare le foto mi piace e ho notato che alcune foto, quelle fatte durante un viaggio prima della morte del mio papà, non le ho mai più riviste. 

Come è strana la nostra mente vero? Chissà quale meccanismi si sono attivati, in una forma di protezione in realtà. Ero molto legata al mio papà. 

Comunque questa estate a casa di mia sorella ho scattato una foto, forse l'ha fatta la mia dolce metà, non so. Sinceramente l'aria festosa e forse un pò di vino rosso di troppo non mi fanno ricordare chi ha scattato cosa! :-)


Ricordo che è stata una giornata molto serena, con Giorgia, la bimba di mio nipote, che ha improvvisato un vero e proprio spettacolo, dove lei era la principessa e qualcuno di noi paggi e damigelle. 
Io mi sono guadagnata la nomina a damigella d'onore! Ho fatto carriera! :-)
Ad ogni modo è una foto di mio cognato con la nipotina. 
Quando l'ho vista ho pensato che era molto bella. Entrambi hanno un' espressione serena e spontanea.

E ieri ho deciso di ri-aprire Photoshop dopo un bel pò di tempo e di abbellirla per poterla mettere in una cornice e regalarla.

In realtà non è un vero e proprio LO. Non era la mia intenzione. Ho solo pensato che sarebbe stato carino metterci qualche fiorellino a riempire i punti morti. Quello di riempire le foto lo faccio sempre anche se devo metterle in cornice. A mio avviso ci guadagnano in bellezza. Anche perchè in genere prendo cornici ... senza cornice! E quindi i fiori qui fanno il loro dovere ;-)

In questo caso avrei potuto utilizzare colori che richiamavano il piccolo mazzo di fiori che Giorgia ha in mano. Però volutamente ho utilizzato dei colori un pò più forti per rafforzare la serenità e gioia  di quel giorno, che è stato davvero uno dei primi giorni di tranquillità dopo un bel pò di tempo.

Ora che la strada è riaperta devo solo aprire picasa e trarre fuori qualche foto. Ho deciso che è ora di riprendere in mano i ricordi e di scrapparli. Il tempo alla fine guarisce tutto. 

A presto


03 ottobre 2014

Una Rocking Card .... pocket!

Ve lo avevo accennato che era in lavorazione un'altra card "porta-qualcosa". Poichè il tempo era davvero poco questa volta sono partita da una base di cartoncino rosso che per sbaglio avevo tagliato qualche tempo fa.

Si ho questo modus operandi a volte, soprattutto quando ho poco tempo: parto da qualcosa che ho e poi mi ci adatto. Certo alla base c'è sempre quello che voglio ottenere: una semplice card o, come in questo caso, una pocket card.

Dunque la tasca doveva contenere un A4 ripiegato. Quindi ho calcolato le dimensioni ed ho sviluppato il "template" della bustina. L'idea era proprio di creare una busta che fosse ... una busta! :-)

Dopo di che il tutto è venuto di conseguenza. 
Non c'è previsione di box per il messaggio ma solo la piccola tag, tamponata di rosso, mantenuta con la mollettina. Visto che già l'A4 conteneva un messaggio mi è sembrato superfluo. 

Ho punteggiato il bordo con un pennarello bianco. La busta è chiusa (ovviamente non qui perchè manca il contenuto), con un piccolo punto di colla. Certo un piccolo punto di velcro avrebbe fatto più figura, ma non lo avevo.

I fiorellini sono, come si evince chiaramente, un riciclaggio di bomboniera. :-)

Et voilà! La card è fatta!

A presto


27 settembre 2014

Pocket Card di compleanno

Avete notato come ultimamente ci si sia orientati nel fare regali più utili? Cose di cui si conosce la necessità del destinatario, gift cards, soldi ... C'è crisi ...
Ecco appunto questo è il motivo della card che ho realizzato in questi giorni. Questa è per "uso personale", ma ne ho già un'altra su richiesta. Ultimamente mi capitano solo questa tipologia di card a dir la verità.

Comunque è il 18esimo compleanno della pronipotina (si ... se leggesse che uso il diminutivo ...) :-) ed abbiamo deciso di regalare un "contributo patente", che tradotto significa: "soldi così non si pesa troppo sul bilancio familiare"! :-)



Ecco il motivo della rivisitazione di una "Pocket card", dove la tasca in pratica conterrà soldi.

Sono partita per le misure dall'ingombro dell'importo in soldi, ho quindi calcolato la grandezza della tasca che li conterrà. 
Mi piaceva l'idea di realizzare una tasca che fosse simile a quella dei jeans. Spero di esserci riuscita.

Una volta calcolato l'ingombro ho calcolato le misure dell'intera card di conseguenza.


Quindi ho considerato quanto volevo si vedesse la patterned paper, ed ho quindi calcolato l'intera misura della base in cartoncino viola.

Mi piaceva l'idea di una card "articolata"; ho quindi immaginato due aperture, una sorta di finestre:
  • la prima sul messaggio di auguri e su un chiaro riferimento sulla destinazione dei soldi;
  • la seconda sulla tasca con il regalo dentro. 


Ho quindi stampato una clip che avevo salvato per una precedente card qualche tempo fa e che ha una macchinina come soggetto; ho ritagliato dal residuo di patterned paper il numero 18; ho immaginato un percorso ed ho punchato dei tondini; ho stampato col colore viola e ritagliato un journaling box (uno dei migliori e utili acquisti degli ultimi anni, insieme ad una cosa di cui vi parlerò nel prossimo post).



La tasca è rifinita con due piccoli strass a simulare le borchie delle tasche dei jeans e ho punteggiato con una penna bianca per dare un leggero pensiero di spessore.

Semplice e veloce .... come spesso mi accade! :-)

A presto


22 settembre 2014

Un ragazzo d'oro

Mi piace molto il cinema: in TV vedo solo film e ho un fornitissimo videonoleggio vicino casa dove vado almeno una volta a settimana: quando stiro :-). 
A cinema però ci vado poco: costo del biglietto, eventuali file (già se ne fanno tante che sinceramente...) difficoltà a conciliare i gusti di tutti, cosa da non sottovalutare

Poi però ti chiama un amico e ti chiede se vuoi andare a vedere l'ultimo film di Pupi Avati ....
Avati l'ho conosciuto fine anni settanta in una fiction (allora si chiamavano sceneggiati) intitolata: "Jazz Band", con Gavina, Delle Piane e altri che non ricordo. Storia gradevolissima, in una Bologna degli anni cinquanta e come dice il titolo, con qualche "punta di jazz" :-). 
Se non ricordo male (ero adolescente allora e la domenica sera non si usciva ...) leggermente autobiografico.

Poi l'ho visto in altri progetti nel corso degli anni, ma dal mio punto di vista, negli ultimi tempi aveva perso un pò di verve. Gli anni passano, ci accadono cose e queste ci segnano. Se poi fai un lavoro come quello di Pupi Avati, questo tuo disincantarsi per la vita si trasmette agli altri attraverso ciò che produci.

Ecco secondo me è proprio questo che accade qui. Il film è un pò lento, la storia dal mio punto di vista, è imperniata nel rapporto tra un padre (defunto) ed un figlio, rapporto molto ingombrante che segnerà decisamente il ragazzo e lo porterà ad un punto che non vi svelo nel caso lo andiate a vedere. Un pò pesante. Sharon Stone: inutile; Giovanna Ralli: bravissima ma con una frattura tra età anagrafica e età narrativa; Scamarcio ... mmm ... non saprei, forse sempre un pò inespressivo ma nel complesso forse migliorato rispetto a qualche anno fa.
Questa è la mia interpretazione. In alcuni momenti mi ha dato una sensazione quasi di fastidio, per questa incapacità di reazione  nel protagonista e in chi gli gira accanto. 

Nel commentare con gli amici mi è stato obiettato che in realtà il padre aveva amore per il figlio e questi invece ha male interpretato questo amore. Lo immagino quanto sia difficile il rapporto genitori/figli, quanto questo segni la vita dei ragazzi, ma - come rovescio della medaglia - anche dei genitori. Però secondo me il ragazzo, già fragile, è stato investito da questo padre troppo ingombrante, aiutato in questo pesare, da una madre in adorazione di quest'uomo.

Insomma questa è stata la mia chiave di lettura del film, e sono consapevole che un film, un libro, uno spettacolo, sia interpretato da ognuno di noi in base allo stato d'animo di quel momento; probabilmente il mio sabato sera era ... leggermente calante, non so. Ma in conclusione avrei preferito vedere un altro film.

Ed ora al lavoro! Devo completare una card da consegnare e metterne in cantiere un'altra. Poi voglio finire di riciclare le tende per farne un tappetino per il bagno e finire la sciarpa che ho cominciato e ...
Come sempre troppe idee e poca voglia! :- )

A presto



09 settembre 2014

Siamo pronti per Natale?

E si! Non scherzo! L'estate è finita, anche se ho i miei dubbi sul fatto che sia mai arrivata! Vuoi vedere che a novembre ce ne andremo in cerca di posti dove trovare refrigerio? Hai visto mai! :-)

Comunque diceva mia mamma "Agusto cape e vierno!" (spero di averlo scritto bene). Che tradotto in italiano vuol significare: "Ad agosto inizia l'inverno". E riflettendoci con la ripresa di attività e scuole in un baleno ci si ritrova in quel tristissimo mese di novembre (giornate corte e tempo generalmente uggioso) e in un attimo siamo a Natale! Con il solito affanno di regali, decorazioni e feste.

Quest'anno colpa la crisi economica e una conseguente presa di coscienza su come le nostre case, e noi in generale, siamo pieni di cose che non ci servono e che anzi quando ci regalano pensiamo siano altre cose destinate a prendere solo polvere, in famiglia abbiamo deciso che non si faranno regali se non ai bambini, e i soldi che avremmo destinato a comprare sciocchezze, li destiniamo a fare la spesa e preparare un bel pranzo di natale. 

Però i miei nipoti, quelli grandi non i loro figli, sono sempre piccolini per me! E quindi per loro ho incominciato a preparare qualcosina "mangereccia" fatta in casa, da mettere sotto l'albero. Marmellate, liquori, non tanto eh! un pensierino. E li confezionerò con un cestino fatto con la fettuccia. Come ho già scritto qualche post fa sono comodi in bagno, in cucina, in camera da letto .... sul tavolo degli hobbies ;-) 
E poi questa estate al mercato ho trovato una bancarella con prezzi stracciati sulla fettuccia che non ho potuto fare a meno di comprarla! :-)

Vabbè per questo primo post di "benRitrovati dopo l'estate" vi lascio con l'unica cosa che ho realizzato in questo periodo, complice anche il mio pollice sinistro bloccato e ingabbiato in un tutore (grazie cortisone che me lo hai sbloccato!) :-)


Le avevo viste in giro per internet e mi erano piaciute subito. Tra l'altro sono sicura che almeno queste sopravviverebbero al mio pollice nero! :-)

Avevo questo vasetto, bomboniera della comunione della bimba di un'amica, che dopo la morte della piantina grassa (parte integrante della bomboniera) vagava per casa solo e malinconico.

Cimentarmi nella creazione di un cactus all'uncinetto era il minimo. Le spiegazioni le ho trovate su tantissimi siti on line.

Per la realizzazione solo avanzi di lana e cotone già in casa. Infatti la terra e i fiori sono in cotone, la piantina in lana. Ma non me ne frega niente! Ho fatto ancora un pò di spazio nel baule! yeah!!

Tanto poi l'ho già occupato da cotone riciclato da una maglietta sfilata. 
Non si butta nulla qui! ;-)

E adesso sono pronta per ripartire. Ho in mente tante di quelle cose da realizzare all'uncinetto, scrappose, cucitose .... Ma ... riuscirò a non essere la solita pigrona? :-)

A presto


10 agosto 2014

Mare, mare, mare .......

Mi viene in mente la canzone di Luca Carboni di qualche tempo fa: "Mare, mare, mare, cosa son venuto a fare ....." 
Tutto il mio pensiero racchiuso in questa frase! :-)

Dunque il mare mi piace tanto: mi piace il caldo del sole sulla pelle, il rumore delle onde che si infrangono, il fresco dell'acqua quando entri dopo l'esposizione al sole, mi piace la sabbia .... No quella un pò meno! :-) Mi piace l'idea di stare stesa sul lettino a far nulla.
Però quando poi sono in spiaggia dopo un pò comincio a scalpitare: la mia pressione scende a meno due, mi annoia stare ferma sotto il sole e sento freddo quando entro in acqua! Conclusione mi piace l'idea che ho del mare.

Quindi con queste premesse ho pensato di farmi una borsa da mare con della stoffa avanzata. Vi confesso non è stata tanto una scelta da brava crafter quanto la scelta di una che ha ragionato in questo modo: "vado a mare cinque volte l'anno che spendo a fare i soldi per una borsa da mare?" E non avevo valutato che facendo una borsa da mare a costo zero avrei anche svuotato un pò di quel baule di Eta Beta che staziona in casa mia! Figuratevi la gioia quando ci ho pensato! E non immaginerete quella del maritozzo! 



Avevo quindi della stoffa comprata da Ikea avanzata da un lavoro di molti anni fa, del jeans avanzato dalla borsa che mi sono fatta. La forma è decisamente condizionata dagli avanzi di stoffa, così come gli inserti in jeans. 




La necessità era di farla capiente abbastanza da farci entrare : due teli da mare, un borsello dove mettere occhiali, cellulare e portafogli, libri o riviste per impiegare il tempo, lettore MP3 per ascoltare musica. Si potrei usare anche il cellulare per questo, ma poi mi si scarica e vado in angoscia (sono cellulare dipendente ... ) :-)

La stoffa rossa non mi è stata sufficiente per fare anche le tracolle e il tascone che volevo fare per metterci la protezione solare e la crema dopo sole.

Quindi col jeans ho fatto una delle due tracolle, l'altra è rossa come la borsa, e il tascone. Bottone riciclato da qualche giaccone di mamma. La chiusura l'ho fatta utilizzando del velcro. 

Sono soddisfatta? SI! Decisamente!
E con questo post vi auguro anche buone vacanze dovunque esse vi portino. Ci risentiamo tra qualche giorno.

A presto


06 agosto 2014

I segreti di Osage County

Se non vi piacciono i film intimistici, dove si parla e si sviscerano tutti i problemi delle persone anche quelli più segreti e dove la scena è quasi fissa, bene questo film non fa per voi.

I personaggi sono pochi e quelli rimangono fino alla fine del film, le scene si svolgono principalmente in pochi ambienti interni e l'idea complessiva che si ha di questo film, quindi valutando questo di cui sopra e anche la tipologia dell'interpretazione, è più da pièce teatrale che da film in senso stretto.

Meryl Streep è a dir poco strepitosa, così come Julia Roberts, finalmente libera dalle commediole che le hanno dato la notorietà. Una Julia Roberts matura. Ma anche tutti gli altri interpreti sono bravissimi, perfetti nel personaggio.

E' fondamentalmente un film sulle dinamiche familiari e sul fatto che molto spesso ci si trova a confermare che "i parenti non te li scegli, ti capitano e te li tieni". Nel film .... Bè non vi racconterò la trama - che tra l'altro non è nuova nell'ambito cinematografico: ricordo un amaro "Parenti Serpenti" di Monicelli - perchè altrimenti toglierei tutto il gusto di vederlo. Vi dico solo che forse i temi sono un pò esasperati, ma immagino che ciò sia dovuto al fatto che parliamo di un film, ma molto di ciò che succede o viene detto non è infrequente che capiti nelle famiglie. Qualsiasi famiglia.

Tra le scene più gradevoli c'è quella del pranzo che è nello stesso tempo tragica ed esilarante. Questo non è proprio una tradizione a noi familiare, ma vi assicuro che anche nei momenti più tragici e tristi della vita, c'è sempre l'elemento esilarante che stempera la tensione. E menomale che è cosi! Diversamente non so quanti di noi sopravviverebbero ai dolori dell'animo.

Insomma se vi ho stuzzicato la curiosità ... Buona visione!


A presto 

03 agosto 2014

Gift card holder

Ed eccoci qui all'ultima card da realizzare prima delle vacanze. Almeno di quelle in programma. E' stato un periodo particolarmente intenso dal punto di vista cardmaking, sia per quelle personali che quelle commissionate. Però ho avuto la conferma che la cosa mi piace e soprattutto mi sprona a cercare sempre nuove cards da realizzare relegando la realizzazione di quelle semplici semplici, ai momenti di totale mancanza di creatività e tempo. Che mica sono pochi eh!! :-)

Quando ho visto qualche tempo fa questa card girare come challenge di un gruppo, ho pensato che fosse difficile da realizzare e invece è davvero una delle più semplici. Non fatevi spaventare! 


 La richiesta di questa card aveva anche un altro vincolo: clips sportive, preferibilmente ironiche.
Quelle le ho trovate in giro sul web anche gratuite.

Il criterio per la realizzazione di una gift card holder, o almeno quello che ho utilizzato io è: la larghezza del biglietto deve essere di poco superiore alla larghezza della gift card. Altrimenti la carta "balla".
La lunghezza del cartoncino da usare deve essere di quattro spot di cui due, quelli centrali, leggermente più stretti, perchè l'alloggio della card deve essere più piccolo in modo da rimanere interno alla card stessa. Che poi non è mica detto che debba essere così. Se l'alloggio della carta lo volete più piccolo basta calcolare due spot, quelli centrali, più piccoli. Insomma i due spot centrali con le relative misure devono essere calcolati secondo le dimensioni che volete per l'alloggiamento.

O mamma! Spero di essere stata semplice nello spiegare, ma se avete bisogno di chiarimenti battete un colpo!
Ho usato un biadesivo per chiudere l'alloggiamento della card sui tre lati. 
Un punzonatore per la finestra e ho poi aperto l'alloggiamento attorno alla finestra punzonata, per far passare la carta. 

Questo passaggio sarebbe stato evitato se avessi tagliato una finestra a misura della carta stessa. Immaginate invece dello scallop punch, un piccolo riquadro rettangolare della misura della carta. 
Però mi piaceva l'idea di qualcosa di decorativo per l'alloggiamento altrimenti il tutto sarebbe stato troppo piatto, non essendo previste grandi decorazioni. Anche perchè nel complesso la card è piccola, troppo decorata sarebbe stata pesante dal mio punto di vista.

Il fronte della card l'ho decorato utilizzando lo Scor Pal, avrei dovuto calcare maggiormente però in alcuni punti. Dal vivo l'effetto rombi si vede di più che in foto ad ogni modo.
Interno veloce con timbri e tampone color jeans, forbici decorative motivo scallop, cuoricini "punchati".
Per tenere la card chiusa ho realizzato con lo stesso cartoncino una striscia semplicemente decorata con un timbro.

Devo dire che una volta compreso come calcolare le misure e le ripiegature, ci è voluto pochissimo per la realizzazione della card. Con la sempre più diffusa abitudine di regalare le gift card - cosa che mi trova perfettamente d'accordo visto che ormai le nostre case sono piene di cose che non sempre ci servono - credo che in futuro ne farò molte! ;-)

A presto


31 luglio 2014

Card per un anniversario

Mi è stata commissionata una card per un anniversario importante: i 50 anni di matrimonio. Un bel traguardo non c'è che dire!

Ricordo quando lo festeggiarono i miei: c'erano quattro generazioni insieme, l'ultima era nel pancione della nipote. Che bei ricordi! Devo scrapparla quella foto decisamente. Magari è la volta buona che ricomincio a fare del sano e puro scrap, visto che è da tanto che non produco un LO per me, ma solo su commissione. E poi mi sono data al cardmaking, cucito, uncinetto .... Troppa carne a cuocere! :-)

Come al solito me ne sono andata per la tangente e ho divagato. 
Dunque la card che mi è stata chiesta doveva avere dei punti specifici: una tasca per contenere dei fogli in formato A4 ripiegati a metà e la foto del matrimonio.

Trattandosi poi di un anniversario importante ho puntato su un aspetto piuttosto classico sia per l'impostazione che per le decorazioni.

Questo è l'aspetto esteriore della card. Ho pensato ad una semplice gatefold rivisitata.


Innanzitutto è asimmetrica ha la parte sinistra più piccola. Non ha un vero e proprio "gate", ma un bordino  che nella mia idea doveva essere "ricamato" dal punzonatore. Non è così perchè secondo me avrebbe dovuto essere più stretto per dare questa impressione ...

Rifiniture in oro per ricordare gli anni di anniversario. E semplice liquid pearl a decorare. Ho scoperto che il liquid pearl, risente delle alte temperature .... tenetelo a mente! :-)

La foto dell'esterno l'ho fatta prima di decidere la lunghezza del nastrino. Ora immaginatela a filo di card con la rifinitura a coda di rondine ... :-)

L'interno come accennato doveva avere dei punti fermi: una tasca per inserire i fogli e la foto del matrimonio.

Ho usato del cartoncino avorio per rivestire gli interni e una patterned paper a tema "rose" per mattare la foto, che è fermata con dei corner dorati, e il box journaling.

Fiorellini rosa in stoffa per la parte più stretta della card, il tutto legato da un fiocchetto dorato.

La tasca è stata realizzata con la stessa carta usata come base per il biglietto. 

Con la Slice ho tagliato su un cartoncino dorato il numero 50 e ho stampato la scritta usando un tampone nero.

I bordi di tutti gli inserti in carta color avorio sono tamponati con il colore salvia, giusto per dare un pò di tridimensionalità.

Sono soddisfatta, o meglio ... abbastanza soddisfatta! Come sempre la realizzazione non è mai com'è nella mia mente. Capita anche a voi?

E adesso in cantiere c'è una card "gift holder" ...
A presto


24 luglio 2014

Primo o poi i lavori li finisco!

Ebbene si! Ho dovuto fare a ritroso nel blog un bel pò, per risalire all'anno in cui avevo deciso di recuperare un vecchio jeans facendone una borsa. Sinceramente io mi rifiuto di farlo presente quanti anni ho tenuto questa borsa in giro pensando di renderla più appetibile. Se volete scopritelo voi :-)
Ogni tanto me la guardavo, la lavavo e ci pensavo su ... E poi dopo qualche tempo rifacevo lo stesso giro. Ma ora mi sono detta che non era possibile continuare così! :-)

Un notevole aiuto l'ho avuto leggendo il manuale della macchina da cucire. Si non l'ho mai letto e quindi litigavo io con le stoffe, l'ago, il filo, la tensione ecc. ecc. Vi confesso che odio leggere i manuali e spiegazioni di qualsiasi tipo, compreso i giochi. E tutto ciò fa infuriare il maritozzo! :-)
Sono il tipo che si mette lì e smanetta. Riuscendoci o meno. Nel caso della macchina da cucire riuscendoci poco a dir la verità! :-) 
Devo riconoscere alla mia dolce metà che in questo caso aveva ragione!

Mi sono quindi lanciata! E l'ho anche foderata. Grazie alle varie crafter in giro per il web ho capito come dovevo procedere per la realizzazione della fodera, come dovevo cucire la zip e così via. Non ho salvato links, blogs ecc. Pero voglio dire: grazie a tutte!!! 

Dunque premetto che questo lavoro è un pò come le pulizie di casa che faccio io: "quello che vede la suocera". Cioè un pò di cose sono fatte empiricamente e un pò ... così ... tanto non si vedono ;-)

Tutti i materiali usati sono di riciclo: il jeans, ovviamente, la fodera che in realta è una federa di cuscino rotta, la cintura che è un residuo di gran foulard già usato per la realizzazione del porta kindle, bottoni salvati da qualche giacca, camicia o altro. 


La cintura si è resa necessaria perchè le tracolle le ho cucite prima di leggere il famoso manuale della macchina da cucire e quindi davvero le cuciture erano una schifezza. Così si vedono poco ;-) 

La fodera interna l'ho cucita a mano non sapendo come fare a non far vedere la cucitura sul davanti del jeans. 
Già! Ma come si fa?? 

La cinta è stata fissata con due punti a mano sotto ogni passante in modo da non farla scorrere.

Anche la chiusura lampo alla fine l'ho cucita a mano. Nonostante il manuale non ho capito come fare per cucirla a macchina. 
Anche la zip è riciclata da una precedente borsa rottasi, così come il fermo che si intravede nella foto è stato "salvato" da un giaccone.

Insomma una vera realizzazione a costo zero! :-)

Considerate poi che la borsa è capiente anche perchè il jeans, che era mio, non può proprio definirsi piccolino avendo io un certo "peso"! :-)

Ha numerose utili tasche, anche se una posteriore l'avevo rimossa perchè utilizzata in un LO cartaceo di parecchio tempo fa, forse prima ancora di aprire il blog.

Insomma alla fine posso ritenermi più che soddisfatta
Sono sicura che mia sorella quando la vedrà la vorrà anche lei ... Non credo possa però permettermi di realizzarla negli stessi anni che ho impegnato io! :-)

A presto







21 luglio 2014

Uncinettando ...

Si lo so, non esiste questo verbo. Ho sempre pensato che gli anglosassoni da questo punto di vista sono dei geni: con una sola parola ci fanno: verbo, sostantivo, aggettivo ...
Però dà l'idea di quello che ho fatto in questi giorni di assenza. Sono stata dalla mia mamma e io quando sto da lei ... sono con lei! Non c'è internet che tenga! :-)

Però le mani possono lavorare mentre scherzo con lei. E "uncinettare" è facile ;-)

Quindi prima di rimettermi al lavoro per completare la card per i 50 anni di matrimonio che mi è stata chiesta e un paio di altre cose da consegnare entro i primi giorni di agosto vi mostro quello che ho realizzato in questi giorni. Non è che ci voglia tanto per realizzarli eh! e solo che mi ci sono dedicata poco.

Vi ho detto già credo che sono stata folgorata dalla fettuccia vero? E si, mi sono "inzallanuta" perdonatemi! Poichè devo fare un regalino per un onomastico ho pensato: "invece di incartare le crema protettiva e dopo sole, sai che faccio? Realizzo un piccolo cestino con la fettuccia, tanto questi fanno sempre comodo in bagno, sul comodino ... e invece la carta da regalo o le buste sono solo uno spreco ... in molti sensi!"

E voilà! Detto, Fatto! (per carità non mi riferisco a quella tristissima trasmissione televisiva!) 

Ma non vi sembra una idea carina per confezionare dei regalini? Tra l'altro non è nemmeno costosa più di tanto, sia in termini economici che di tempo. 

Per realizzare questo cestino infatti ci avrò impiegato un'oretta tutto compreso.

Non ho fatto stavolta archetti a chiusura, ma un punto gambero, e ho realizzato due piccole maniglie, saltando tre maglie sottostanti. 

Ho decorato queste maniglie con dei bottoni riciclati e per decorare ho utilizzato la stessa fettuccia con un nastrino, realizzando un semplice fiocco.

Credetemi è più a dirlo che a farlo.

E sempre della serie "uncinettare" :-) ho fatto un piccolo porta cellulare per la nipote. Più che altro un involucro che in borsa non faccia graffiare il vetro.

Anche questo velocissimo. Ormai dovreste saperlo che sono una "creativa" piuttosto incostante :-)

Ecco qui, niente di speciale.

E ora: 
  1. Completare la card per i 50 anni di matrimonio;
  2. Rifinire la borsa per il mare realizzata con delle stoffe ritrovate nel mio personale "baule del riciclo" (c'è di tutto e di più; prima o poi rimarrà solo lui in casa!) :-)
  3. Realizzare un altro paio di cosette entro i primi di agosto e poi via coi regali di Natale!
Ah! Dimenticavo: mi sono comprata al mercato una bellissima fettuccia lucida per farmi una borsa. Prima o poi dovrò iniziare anche questa! Potevo portarmela dietro a casa si mamma ... Mannaggia! che testa ... :-(

E con questo vi lascio.
A presto


08 luglio 2014

Terza e ultima birthday card

E si. Alla fine il gruppo delle cinquantenni si è esaurito ed ho consegnato anche l'ultima card. Semplice, semplice. Come piacciono a me.

I colori al primo impatto possono apparire un pò ... autunnali. In effetti .... Ma la card è coordinata ai colori del regalo e della busta che lo conteneva. 



Eccola qui chiusa. Il fiore ferma l'aletta di sinistra. Il cartoncino arancio è tamponato ai bordi con un colore in tono. Solo per dargli un pò di tridimensionalità. Nient'altro.



Semplice uso dei timbri per la parola "auguri".
Cartoncino patterned per l'interno.

La cupcake è venuta una schifezza ... lo so!

L'idea di ricavarla attraverso la tecnica dell'embossing e poi tagliarla, inizialmente mi era sembrata una genialata! ... Evidentemente non è così. Ma a Daniela è piaciuta lo stesso ... Spero! :-)


Spot per un messaggio di auguri e data.

Insomma semplice. E veloce. Purtroppo il tempo è sempre tiranno!

E adesso prima delle vacanze un'altra card per un anniversario di matrimonio. E poi  ... uncinetto a Go! GO!

Sono stata folgorata dalla fettuccia e anche se è agosto e fa caldo ... sono pronta per i regali di natale!! :-)

A presto



26 giugno 2014

Rocking Card per un compleanno

Ve lo avevo detto: le stand up cards mi stanno prendendo proprio.

Questa che vi mostro oggi è per il compleanno di un'amica, anche lei classe 1964, anche lei ha girato la boa del mezzo secolo come me! Ricordate? Ve ne ho parlato qualche post fa di come il 1964 sia stata un'ottima annata! ;-)


Le rocking cards sono davvero semplicissime da realizzare, ma alla fine fanno la loro discreta figura. 
L'avevo già realizzata per la nipotina e sommariamente ve l'avevo spiegata qui.

Ora il maritozzo mi ha obiettato: ma non è uguale a quella che avevi realizzato con la torta? .... Mi sono cadute le braccia. ... NO! :-)

Caro maritozzo se guardi bene qui non c'è un taglio perpendicolare, qui non c'è uno scalino all'interno della card ... 
Ma guardate un pò cosa deve sopportare una creativa! In casa propria poi! :-0


Comunque la mia amica Roberta ha una massa di capelli biondi e ricci da invidia ed è sportiva. 
Ecco qui! Non dovevo fare altro che ... "riprodurla"! :-)

La clip è scaricata free da internet, i capelli sono fatti col cotone per uncinetto arrotolato su uno stuzzicadenti e poi bagnato e fatto asciugare bene all'aria, il numero "50" è tagliato con la Slice regalo del compleanno, la box sul retro per il messaggio è timbrata e colorata con i pastelli.

Decorazioni varie a rifinire. Semplicissima, veloce, tranne per la realizzazione dei capelli, e allegra. Non trovate?

Il prossimo post è per l'altra card da cinquantenne, se non la consegno ... :-)

A presto

21 giugno 2014

La mia prima volta con ... la fettuccia!

Cosa avevate pensato? :-)

Vedo ormai ogni giorno lavori meravigliosi fatti con questa fettuccia: borse, cestini, cuscini, tappeti ... Fettuccia comprata, recuperata, riciclata ... insomma era ora di provare!!

Poichè per vari motivi ho deciso che i regali da questo momento in poi saranno solo ed esclusivamente (nel limite del possibile) handmade mi sono detta che era ora di provare e mia cognata farà da cavia!

Prima di prendere la risoluzione di cui sopra e quindi fare in casa anche le creme per il corpo, ne ho comprata una da regalarle e ho pensato che potevo confezionarla così  e approfittare per fare un cestino con questa benedetta fettuccia che tanto spopola e mi intriga.


L'ho comprata e devo dire che l'unica difficoltà che ho trovato è tenere in mano un uncinetto così grande, mi fanno male le mani ad usarlo, ma il lavoro cresce davvero rapidamente e da molta, ma molta soddisfazione!


La mia amica Roberta mi ha mandato un link dove vedere questi cestini e voilà! Sono partita. 
E vi dirò ci ho impegato tutto compreso un'oretta per realizzarlo.

Il cestino che ho fatto rispetto al tutorial è modificato:
le maglie iniziali sono solo cinque e i giri in altezza solo tre, di cui uno a maglia bassa e gli altri due a maglia alta.

Mi serviva più piccolo. diversamente la crema avrebbe sentito molta solitudine! :-)

Ho pensato che essendo la fettuccia bicolore lavorare il cestino con una maglia non semplice avesse creato ulteriore confusione visiva.

La bordatura è ad archetti come nel tutorial. Il nastrino in organza è riciclato da qualche bomboniera sicuramente, lo avevo a casa, il gufetto fa parte di quell'acquisto per realizzare orecchini fatti l'anno scorso. Ne ho una bustina intera!

Però tanto portano fortuna e quindi si possono usare sempre. Ora sono pronta per fare il salto di qualità ... una borsa! :-)

A presto

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