23 aprile 2014

Scrapbooking nel terzo millennio

Chi mi segue dai tempi del mio sito Scrapbook.it sa perfettamente la storia di questo hobby: le radici, le motivazioni che già nel 16° secolo hanno spinto gli uomini, intesi come genere umano, a creare questa raccolta di "ricordi". Inizialmente si trattava di citazioni, di libri, di storie; poi con l'avvento della fotografia, lo Scrapbook si è perfezionato inserendo le immagini.

Per chi invece mi conosce solo dal blog e avesse voglia di leggere la storia di questo hobby che è vera arte, ma che non chiede di essere artisti, può leggere il mio articolo "l'Arte dello Scrapbooking", suddiviso in tre parti scritto proprio per il sito.
Ho sempre pensato e sono stata sempre d'accordo sul fatto che lo scrap dovesse avere come motivazione primaria quello di ricordare, di tramandare ai posteri. E ciò che realizzo è sempre improntato a questa filosofia. Ho scrappato  per mostrare foto, solo raramente, dal mio punto di vista ogni layout deve avere una storia.

Ora però leggevo qualche giorno fa un articolo davvero interessante sullo: Scrap, Smartpone e Social Media. 
Brevemente la domanda che ci si poneva era se oggi nell'era delle migliaia di foto scattate in forma digitale, lo scrap inteso come album di ricordi ha più senso.

Una volta si andava dal fotografo, si facevano stampare le foto scattate e alcune di queste venivano poi raccolte nel nostro scrapbook. Ma oggi che tutti abbiamo la funzione foto nello smartphone o abbiamo una macchinetta digitale a portata di mano e scattiamo foto su foto, tanto da averne migliaia nel nostro pc, le condividiamo sui social media in tempo reale per cui sappiamo bene quando, dove e con chi abbiamo fatto quella foto, ha più senso fare uno scrapbook?
E non sto parlando qui di scrapbooking digitale, pure molto diffuso, non so quanto per motivi economici e di spazio (bè non devi comprare abbellimenti e materiali "fisici", ma solo digitali: meno costosi e con poco ingombro), e quanto perchè piace, sto parlando di un vero e tradizionale scrapbook.

Mi sono ritrovata a pensare ...

Ha senso? Io stessa oggi faccio molto ma molto meno scrap, un pò per il tempo, un pò per mancanza di "serenità mentale", un pò perchè effettivamente non ho motivo di fare un album di ricordi. 
Con le foto digitali sai bene quando e dove è stata scattata questa foto, con i social media sai bene con chi hai fatto questa foto ... E allora lo scrap è finito?
No. E vi spiego perchè. 
Un album digitale sia esso su Facebook, sia su Picasa o altro non trasmette informazioni vitali intorno a quelle foto.
Abbiamo detto che sai come, dove, chi, quando. Riesci a sapere perchè? Riesci a sapere le emozioni che ruotano attorno a quelle foto? Le sensazioni, i racconti di odori e luci ... Insomma brevemente nelle foto digitali condivise ... Manca il journaling! Manca tutta quella che è la storia attorno alle foto!

E allora forse più che scomparso lo Scrapbooking deve adattarsi alle mutate situazioni sociali e di comunicazione.
Forse se prima si scrappava ogni foto "particolare" tipo: la gita fuori porta, la cena con amici, i biscotti fatti in casa ... oggi si può decidere di scrappare solo alcuni momenti della nostra vita, quelli più particolari, quelli più intensi emotivamente.
Scrappare quindi per raccontare qualcosa di più o più approfondito, ma non scrappare tutto.
E con questa affermazione vi lascio! :-)
A presto



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