Sicuramente in qualche altro post ho detto come scelgo i libri da leggere: puro colpo di fulmine. Per la copertina, per il titolo, per l'immagine ... insomma deve catturare la mia attenzione.
E' quello che è successo per questo libro. In realtà qui il libro non l'avevo mai visto fisicamente, ho solo letto una intervista allo scrittore, peraltro anche su una rivista che non leggo mai se non dal mio dentista.
E lì l'ho letta. Forse la foto di Joel Dicker un bel ragazzo dal sorriso schietto e simpatico ha attirato la mia attenzione; fatto sta che l'ho scelto come lettura di una parte dell'estate e devo dire ha funzionato.
La storia è tinteggiata di giallo, non mi ritrovo nella definizione di horror che ho visto su qualche sito. Non lo è; è un bel romanzo giallo, forse in qualche punto eccessivamente dilungato su alcuni dialoghi inconsistenti, e forse a volte leggermente ripetitivo, ma nel complesso si fa leggere velocemente e con piacere.
La storia è ambientata nel 2008 in una piccola città (sinceramente non so se inventata o realmente esistente) del New Hampshire.
Si svolge in due distinti periodi distanti 33 anni, legati dalla presenza degli stessi personaggi. O quasi tutti gli stessi.
Protagonisti: uno scrittore alle prese con il concepimento del suo secondo romanzo, all'altezza del primo e quindi con tutte le pressioni del caso, legato da un'amicizia ad un altro scrittore famoso, professore universitario e del quale era allievo, che viene accusato dell'omicidio di una ragazza di quindici anni, scomparsa nel 1975, alla quale lo scrittore/professore al tempo della scomparsa, di gran lunga più grande di lei, era legato da una amicizia che può definirsi senza alcun dubbio più che affettuosa.
Da qui il dipanarsi della storia, dubbi che assalgono l'amico/allievo scrittore, dubbi che coinvolgono il lettore, ma devo dire non sempre coinvolgenti nello stesso modo, il definirsi di alcuni personaggi lentamente, e qui forse c'è quel quid che coinvolge il lettore. I personaggi durante il dipanarsi della storia, sembrano ciò che alla fine non sono. L'allievo, nell'intento di aiutare il maestro ad uscire da questa triste storia, riuscirà anche a scrivere il suo secondo best seller.
E non vi dirò di più per non togliervi il gusto di scoprire da soli questa storia. Che sicuramente sarebbe un'ottima compagnia in questi giorni di fine estate. Fa ancora caldo abbastanza, le serate sono ancora piacevoli perché quindi non mettersi in terrazza con un bel libro, una candela alla citronella per le zanzare e qualche succo di frutta per coccolarsi?
Fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto.
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