16 aprile 2013

Taralli al pepe

Sicuramente vi avrò detto nel corso di questi anni che sono di origine napoletana. No? ... Mi sembra strano ... :-)
Bene quando si è ragazzi, ma anche quando si è un po' più grandi - almeno fin quando ho vissuto a Napoli, ma spero che questa tradizione non sia andata persa - a volte si andava sul lungo mare, Via Caracciolo, e ci si comprava una busta di taralli sugna e pepe ed una birra, e seduti a guardare il mare si trascorreva in modo economico la serata. Economica ma ho i miei dubbi sull'essere salutare vista la presenza dello strutto!

Bene tutto questo preambolo per introdurvi i "miei" taralli. Il casatiello pasquale ha lasciato dei superstiti ... lo strutto! E allora ho pensato (BENE! dice la mia dolce metà) di cimentarmi nei "taralli sugna e pepe".
Ho aperto la nostra Bibbia (il ricettario di cucina napoletana) e ho trovato questa ricetta, che immaginavo complicatissima ... ma non è cosi! E' facile e tutto sommato veloce. Quindi in teoria i taralli sarebbero facilmente rifacibili ... ma forse al posto dello strutto sarebbe meglio l'olio di oliva! Ma questa è un'altra storia ...
Gli ingredienti:
400 gr. farina
120 gr. strutto
sale
20 gr. lievito di birra
1 cucchiaio e 1/2 di pepe nero macinato
Ci starebbero bene anche le mandorle tostate, ma io non le avevo in casa e quindi ... questo mancava!
Dunque si impastano gli ingredienti con l'aiuto di acqua tiepida e si lavora la pasta per una decina di minuti.
Si divide l'impasto in 4 parti e ogni parte si rotola sotto le dita realizzando 4 bastoncini di lunghezza uguale della larghezza di una matita o poco più.
Si attorcigliano questi bastoncini/salsicciotti a 2 a 2 e si tagliano a circa 15 cm. Si chiudono poi a ciambella.
Spero di essere stata abbastanza chiara ... ma non ne sono sicura! :-(
Ho disposto i taralli già sulla leccarda rivestita con carta da forno e li ho fatti crescere per un paio d'ore. Ho poi acceso il forno con i taralli dentro a 140° e li ho fatti cuocere per un'ora. Il mio forno è ventilato quindi forse con forno elettrico o a gas, si dovranno considerare delle variazioni nella temperatura e nel tempo di cottura. I taralli devono essere biscottati, quindi hanno bisogno di una cottura un po' più lunghina, e con temperature meno alte.
E sono un ottimo aperitivo, con birra o anche con un buon vino. E poi volete mettere la soddisfazione di dire: "li ho fatti io!" ... Non ha prezzo!
Ed ora rivestirò i panni della "brava scrapper" ... ho delle card che mi aspettano! a parte la mia solita pagina di album ormai obsoleta in tutti i sensi ... :-(
A presto

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